domenica 20 giugno 2010

TRADIZIONI



Una ragazza, tutte le volte che cucinava l'arrosto, tagliava via le due estremità del pezzo di carne, per poi cuocerlo. Un giorno qualcuno le chiese perchè tagliasse sempre via le due estremità. La ragazza, sconcertata, rispose che lo faceva sempre sua mamma. Qualche tempo dopo, incontrando sua mamma, la ragazza le chiese perchè tutte le volte tagliasse via le due estremità dell'arrosto. La mamma, di contro, le rispose che lo faceva sempre la nonna. Quindi si recarono dalla nonna chiedendole perchè tagliasse sempre via le due estremità dell'arrosto. La nonna rispose che era sempre stata costretta a farlo perchè il tegame era troppo piccolo, e tutto l'arrosto non ci sarebbe entrato. Credo che non ci sia bisogno di spiegazioni.

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TRADITIONS


A girl every time she cooked the roast, cut off both ends of the piece of meat, then cook it. One day someone asked her why she always cut off both ends. The girl, taken aback, replied that her mother always did it. Some time later, meeting her mother, she asked why, all the time, she cut off both ends of the roast. Her mother said that her grandmother always did it too. So they went by the grandmother asking because she always cuts off the ends of the roast. The grandmother said that she had been forced to did this because her pan was too small, and the roast was always too big for her pan. I think that you don't need explanations.

sabato 19 giugno 2010

USI DELLE FORME ALLOCUTIVE





""...anche oggi questo mutamento nell'uso degli allocutivi fra due persone può essere preceduto da qualche "rito di passaggio", in cui in genere il compito di prendere l'iniziativa per stipulare un nuovo patto linguistico spetta a colui che si è trovato fino ad allora nella posizione più forte. Quando è invece il più debole che cerca di cambiare le vecchie regole linguistiche, egli può servirsi di varie tattiche. Considerando troppo rischioso o imbarazzante avanzare la domanda esplicita "ci diamo del tu?", egli può far cadere nel discorso, come per distrazione, il "tu" per saggiare le reazioni dell'interlocutore, pronto a far subito marcia indietro ove queste non siano positive."" (Marzio Barbagli, Sotto lo stesso tetto) Quante volte ci sarà capitata la confusione fra il tu e il lei; chiedersi quale dei due sarebbe stato più appropriato. E quale imbarazzo si prova nel dare il tu a qualcuno, per poi sentirsi rispondere con il lei. Ricordo ancora l'espressione scossa e inviperita di un vecchio signore nobile, padre di un amico, che si sentì apostrofare con un "Ciao, piacere di conoscerti!" da una mia cara amica, libera, allora, da queste costrizioni linguistiche.